giovedì 2 maggio 2024

Portafoglio di lombata di maiale con asparagi e uova e riduzione al vino Aglianico e miele



Dal 2017 il 20 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale delle api.  L'idea proposta dalla Slovenia è stata adottata all'unanimità dagli Stati membri dell'ONU. La finalità di una giornata dedicata alle api è stata quella di mettere in risalto l'importanza di questi insetti impollinatori e dei pericoli a cui stiamo andando incontro visto il loro repentino declino. 

Oggi, un cucchiaio su tre di cibo dipende dall’impollinazione e i prodotti delle api sono una ricca fonte di nutrienti essenziali.

Da quest'anno le uscite di Italia nel Piatto saranno dedicate a temi sociali molto importanti, orientati verso un'alimentazione sana ed equilibrata, senza sprechi alimentari, nel rispetto della stagionalità e della salvaguardia degli alimenti locali e del territorio. 

In realtà anche in passato ci siamo dedicate ad alcuni di questi temi, soprattutto relativamente allo spreco alimentare e alla riscoperta di varietà di frutta e verdure locali, poco conosciute, a salvaguardia del patrimonio genetico autoctono. Ma da quest'anno i nostri sforzi saranno ancora più intensi, per dare un senso ancora più profondo a questa bella rubrica e una mano al nostro pianeta. 

Ed ecco che oggi il nostro nuovo imperdibile appuntamento è dedicato alle api e alla loro salvaguardia per il benessere mondiale. Ogni regione vi presenterà tante proposte a tema, realizzate con un prodotto di questi meravigliosi insetti: miele, polline, pappa reale. 

Per la Campania vi presento questo secondo piatto per il quale ho usato due varietà di miele locale e il nostro vino Aglianico. Prima di parlarvi nello specifico di questi prodotti e della ricetta che ho pensato per voi, vi invito a leggere l'articolo che vi ho riportato qui di seguito. 



Non c'è vita senza api

Le api sono alcuni degli impollinatori più importanti, garantiscono il cibo e la sicurezza alimentare, l’agricoltura sostenibile e la biodiversità, e contribuiscono in modo significativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla conservazione dell’ambiente. Nel lungo termine, la protezione delle api e del settore dell’apicoltura può contribuire a ridurre la povertà e la fame, nonché a preservare un ambiente sano e la biodiversità.

Le api sono importanti anche in termini di agricoltura sostenibile e di creazione di posti di lavoro rurali. Impollinando, aumentano la produzione agricola, mantenendo così la diversità e la varietà nei nostri campi e nei nostri piatti. Inoltre, forniscono lavoro a milioni di persone e rappresentano un'importante fonte di reddito per gli agricoltori.

Tuttavia, studi scientifici dimostrano che gli effetti negativi sulla salute delle api sono sempre più numerosi e che le mettono sempre più a rischio. Ciò, a sua volta, richiede che dobbiamo prestare particolare attenzione alla loro sopravvivenza, poiché fattori dannosi causano una diminuzione della resistenza delle api, che influisce sulla loro suscettibilità a malattie, parassiti e simili. Inoltre, ciò è problematico anche in termini di protezione e conservazione dell’ambiente, poiché le api favoriscono la biodiversità in natura, hanno un impatto positivo sull’intero ecosistema e sono un buon indicatore dello stato dell’ambiente. Di conseguenza, nel 2011 la Slovenia è diventata uno dei primi paesi dell’UE a vietare l’uso di alcuni pesticidi più dannosi per le api.



Il miele (Fonte: Scienza e Cultura dell'alimentazione di A. Machado - Vol. 3 Poseidonia Scuola) 

Il miele è la sostanza dolce naturale che le api (Apis mellifera) producono dal nettare dei fiori o dalla melata, che bottinano, trasformano, combinano con sostanze specifiche proprie, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell'alveare.

Le principali varietà di miele secondo l'origine sono:

- miele di fiori o miele di nettare, ottenuto dal nettare di fiori delle piante;

- miele di melata, ottenuto principalmente dalle secrezioni di insetti succhiatori, che si trovano su parti vive di piante. Le api raccolgono la melata e producono da essa un miele di colore scuro e dotato di proprietà balsamiche. 

In base alla provenienza floreale o vegetale il miele può essere distinto in:

- unifloreale- miele proveniente prevalentemente da un'unica specie botanica: può recare tale indicazione sull'etichetta (ed. miele di castagno o miele di tiglio)

- millefiori - miele proveniente da diverse specie botaniche. 

Valore nutritivo del miele

Il miele è una soluzione zuccherina costituita fondamentalmente da glucosio e fruttosio (78%), piccole percentuali di altri zuccheri semplici e acqua (20%). Contiene vitamine, sali minerali e importanti sostanze antiossidanti che rendono questo prodotto utile per il benessere umano. Al miele, inoltre, sono attribuite proprietà antibiotiche, remineralizzanti, calmanti della tosse e decongestionanti. 

Il miele è un alimento energetico (304 Kcal/100 g), altamente digeribile. 



I miei prodotti per la ricetta di oggi

Il miele - Le due varietà di miele che ho usato per la ricetta provengono da un'azienda a conduzione familiare sita ai piedi del Matese. L'azienda produce diversi mieli di montagna e di collina: millefiori, acacia, castagno, melata, girasole ed eucalipto) oltre ad altri prodotti delle api, come polline, propoli e pappa reale. 

Personalmente ho scelto un miele varietà millefiori per la riduzione al vino rosso e un miele di castagno per la ricetta. Quest'ultimo è un miele dal sapore particolare e molto forte, lascia un retrogusto amarognolo in bocca. Il miele di castagno non è gradito a tutti, io invece lo adoro! Naturalmente nella ricetta il suo sapore si sente parecchio, quindi vi consiglio, se non amate questo miele in particolare, di optare per un prodotto dal sapore più delicato, come un millefiori oppure un acacia. 

Il vino Aglianico - L'Aglianico è tra le varietà di uva una delle più importanti e apprezzate nel sud Italia. in particolare in Campania sono prodotti vini conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, come il Taurasi, l'Aglianico del Vulture e l'Aglianico del Taburno. 

Per la mia ricetta ho scelto un Aglianico D.O.P. di un'azienda beneventana di Guardia Sanframondi. 

PS. é la prima volta che facevo una riduzione al vino rosso, quindi se non è perfetta chiedo venia agli esperti del settore 😇

Asparagi selvatici - Come ogni anno, in questo periodo, in famiglia ci dedichiamo alla raccolta degli asparagi selvatici nelle campagne e sulle colline del Sannio. Essendo selvatici, questi asparagi si presentano piccoli e sottili, con un sapore intenso che caratterizza le pietanze. 



Portafoglio di lombata di maiale con asparagi e uova e riduzione al vino Aglianico e miele 🍯

Ingredienti per 4 persone 

  • 8 fette di lombata di maiale 
  • 1 mazzetto di asparagi selvatici
  • 4 uova
  • 1 piccolo scalogno 
  • olio extravergine di oliva
  • una noce di burro
  • 1 cucchiaio di miele di castagno
  • farina q.b.
  • sale 
  • pepe 
Per la riduzione di vino al miele (fonte ricetta qui)

  • 100 ml di vino rosso Aglianico 
  • 2 cucchiai di miele millefiori 
Procedimento

Per il ripieno 
  1. Mondate gli asparagi e lavateli sotto acqua corrente fredda.
  2. Battete le uova e addizionate un pizzico di sale 
  3. In una padella, fate dorare la cipolla tritata poi aggiungete gli asparagi
  4. Fate saltare giusto qualche minuto e addizionate l'uovo battuto
  5. Rigirate con un mestolo in legno per strapazzare le uova.
  6. Non fate asciugare troppo la preparazione. 
  7. Aggiustate di sale, pepate, spegnete e tenete in caldo 
Per la riduzione al vino rosso e miele 
  1. Versate il miele in una casseruola e fatelo caramellare a fuoco medio: deve raggiungere una consistenza semiliquida e un colore leggermente bruno. 
  2. Aggiungete 1/4 del vino totale e fate evaporare l'alcool per 3 minuti, poi aggiungete il resto del vino in altre 3 step. 
  3. Lasciate cuocere a fuoco basso per 10 minuti circa, il vino deve ridursi della metà.
  4. Lasciate intiepidire e versate in un contenitore apposito.
  5. Conservate in frigorifero. 
Componiamo il piatto

  1. Passate le fette di carne nella farina (giusto un velo)
  2. In una larga padella, fate sciogliere la noce di burro e rosolate velocemente le fette di carne. 
  3. Togliete le fette di carne e tenetele in caldo
  4. Versate nel fondo di cottura 1 cucchiaio di miele di castagno e lasciatelo sciogliere (meno di 1 minuto).
  5. Adagiate all'interno di ogni fettina di lonza il ripieno di asparagi e uova, chiudete a portafoglio e fermate con uno stecco.
  6. Sistemate su un piatto e servite con il fondo di cottura al miele e la riduzione al vino rosso e miele. 


Ed ecco le altre ricette proposte per il tema di questo mese

Friuli-Venezia Giulia:  Bavarese di Montasio e miele
Emilia-Romagna: Le streghe farcite
Campania: La ricetta è su questa pagina
Basilicata: Biscotti al miele 


Pagina Facebook: www.facebook.com/LItaliaNelPiatto 

Instagram: @italianelpiatto:  https://www.instagram.com/italianelpiatto/ 



martedì 16 aprile 2024

Spaghettoni alla chitarra con sughetto di cavolfiore e pomodorini


Buongiorno amici, come scorre veloce il tempo, siamo già al secondo appuntamento della nostra nuova rubrica "La Pasta è Magia" 😊.
Vi ricordo che ogni 16 del mese vi presenteremo ricette di primi piatti, fatti con pasta realizzata in casa e quella secca commerciale, per darvi idee e consigli, regalarvi trucchi e segreti di uno dei grandi amori degli italiani.
Insieme alle amiche Elena (Zibaldone Culinario), Daniela (Mani in pasta quanto basta) e Milena (Dolci e Pasticci) da questo mese ci sarà anche la bravissima Carla del blog Un'arbanella di basilico che vi delizierà con i suoi primi di pasta. 



Per questa uscita vi presento un piatto di spaghettoni alla chitarra con un sughetto di cavolfiore e pomodorini.  Uso spesso la chitarra per fare la pasta, mi diverte tanto e mi piace molto il formato di pasta a sezione quadrangolare che si ottiene. Uso quasi sempre sola farina si semola di grano duro perché per questo tipo di pasta mi piacciono sughi corposi, che devono attaccarsi allo spaghetto. Quindi ragù di carne, condimenti con legumi "tirati tirati", oppure creme di ortaggi, come quella che vi presento oggi, anche se più spesso faccio questo formato con la crema di peperoni e vi dico che è buonissimo. 



Spaghettoni si semola di grano duro alla chitarra con sughetto di cavolfiore e pomodorini 
Ingredienti per 4 persone 
  • 400 g di spaghetti alla chitarra, trovate la ricette a questo link
  • 1 cavolfiore di media grandezza
  • 500 g di pomodorini 
  • 1 scalogno
  • olio extravergine di oliva 
  • sale 
  • formaggio grattugiato (a piacere pecorino oppure grana)
Procedimento
  1. Iniziate con il fare la pasta. Troverete il procedimento al link che vi ho indicato con l'unica differenza che ho realizzato una pasta un po' più spessa (giusto un pochino).
  2. Mondate il cavolfiore, riducete le cimette in pezzi più piccoli e lavatele sotto acqua corrente.
  3. Lavate e tagliate a metà anche i pomodorini. 
  4. Versate 2 giri di olio in una casseruola dal fondo alto e fate soffriggere dolcemente lo scalogno tritato, attenzione a non farlo bruciare, deve solo ammorbidirsi. 
  5. Addizionate i pomodorini e lasciate insaporire qualche minuto, poi aggiungete anche le cimette di cavolfiore e 2 mestoli di acqua calda.
  6. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fiamma dolce fino a che il cavolfiore non sarà diventato tenero a questo punto salate e lasciate insaporire ancora qualche minuto.
  7. Intanto cuocete la pasta, in genere per lo spaghetto alla chitarra tirato allo spessore di 1/2 cm occorrono 5/6 minuti di cottura, se li tirate più spessi naturalmente i tempi aumentano. 
  8. Mentre la pasta cuocete prelevate i 3/4 del sughetto di cavolfiore e pomodorini e frullateli nel boccale di un mixer a immersione. Riversate la crema nella casseruola con gli ortaggi interi.
  9. Scolate la pasta e trasferitela nella casseruola con il condimento, addizionate il sale e fate amalgamare i sapori.
  10. Servite con altro formaggio grattugiato 

Ed ecco le altre proposte di oggi 

Carla: Spaghettoni trafilati al bronzo con ragù di cinghiale

Daniela: Turbanti con crema di piselli e speck croccante

Elena: Sfogliatelle di ricotta al forno

Milena: Tortelli rossi con porri e gamberi  


 

martedì 2 aprile 2024

Frittata con i pomodori secchi sott'olio

 


Eccoci con un nuovo appuntamento con le amiche di Italia nel Piatto che dedica questo mese alle "frittate colorate" ovvero alle frittate arricchite con ingredienti tipici locali. Un tema adatto al periodo, visto che è finalmente arrivato il tempo delle gite fuori porta e tra le tante cose che noi italiani siamo soliti portare nel cestino del pic-nic c'è sicuramente la frittata. Pertanto vogliamo suggerirvi tante idee per rendere questa pietanza che piace sempre a tutti ancora più gustosa.

Per la Campania vi propongo una frittata con uno dei nostri tanti prodotti tipici, ovvero i pomodori secchi sott'olio, varietà San Marzano. Questi che ho usato per la nostra frittata li faccio sempre con i pomodori che coltiviamo nell'orto di famiglia. Troverete la ricetta a questo link.

L'idea di usare i pomodori secchi sott'olio è nata giusto come prova, avevo il timore che il loro sapore fosse troppo intenso per una frittata, tanto che non ho voluto aggiungere altri ingredienti. Poi però il sapore di questa frittata mi ha davvero sorpresa e mi è venuto spontaneo abbinarla al del formaggio di pecora Laticauda che avevo in casa. Un abbinamento perfetto, dal sapore intenso, unico che non si dimentica!  


Il formaggio di pecora Laticauda 
La pecora Laticauda è una razza ovina allevata in Campania, in particolare nelle provincie di Avellino e Benevento, infatti è chiamata anche con il nome di pecora beneventana. 
La pecora Laticauda è una razza a duplice attitudine, da carne e da latte, entrambi dalle caratteristiche organolettiche eccellenti. In particolare, il latte è utilizzato per la produzione di formaggi pecorini da consumare sia freschi che stagionati. 
Il formaggio di pecora Laticauda ha un colore che va dal giallo paglierino al giallo intenso ed un sapore e un odore intenso ed aromatico. Ottimo da gustare solo, in abbinamento a carni e salumi, oppure usato come ingredienti nelle ricette. 



Frittata con i pomodori secchi sott'olio
Dosi per 4 persone
- 4 uova
- 6 pomodori secchi sott'olio
- 1 cucchiaio di latte
- sale
- olio per friggere 
Per accompagnare
- Formaggio di pecora Laticauda 
- Tarallucci 

Procedimento
- Tagliate i  pomodori secchi sott'olio in pezzi piccoli poi frullateli con un mixer a immersione insieme ad un uovo.
- Battete 3 uova in un piatto insieme al cucchiaio di latte, aggiungete la crema di pomodori secchi sott'olio e aggiustate di sale (attenzione perché in genere i pomodori sono già salati).
- Versate il battuto di uova in un padellino contenente olio a temperatura e fate cuocere la frittata coprendo con un coperchio. 
- Servite la frittata, calda oppure fredda, con dadini di formaggio di pecora Laticauda e taralli. 



Ed ecco le altre proposte di oggi

Piemonte: frittata verde piemontese

Liguria: frittata di cipolle rosse  e zucchine alla ligure

Lombardia: Frittata al tarassaco - fritàda cunt l’erba matta

Trentino-Alto Adige:  Frittata doppia cottura

Veneto: Frittata con bruscandoli, borragine e fiori

Emilia-Romagna: Pomodori in frittata 

Toscana: Frittata con gli zoccoli

Umbria: Frittata di cipolle

Marche: Frittata in trippa

Lazio:  Frittata alla burina 

Molise: Frittata con i lampascioni

Campania: Frittata con i pomodori secchi  

Puglia: Frittata con sponsali

Basilicata: Rafanata

Sicilia: Frittata con la Menta 

Sardegna: Rotolo di frittata con cipolla rossa della Marmilla, patate di Gavoi, Lonza di Macomer, asparagi selvatici, pecorino e zucca


Pagina Facebook: www.facebook.com/LItaliaNelPiatto 


Instagram: @italianelpiatto:  https://www.instagram.com/italianelpiatto/ 



sabato 16 marzo 2024

Tagliatelle con crema di piselli nell'impasto


Amici lettori da oggi parte una nuova rubrica, intitolata la "pasta è magia"  con le amiche Daniela del blog Mani in pasta quanto basta, Elena del blog Zibaldone culinario e Milena del blog Dolci e pasticci .
Un nuovo progetto culinario a cui partecipo con vero piacere perché tutto dedicato alla pasta, una delle mie grandi passioni.  
Ogni 16 del mese vi presenteremo ricette di primi piatti, fatti con pasta realizzata in casa e quella secca commerciale, per darvi idee e consigli, regalarvi trucchi e segreti di uno dei grandi amori degli italiani. 
Mi raccomando seguiteci sempre, sui nostri blog e le nostre pagine social. 


La pasta fresca all'uovo colorata con i piselli
Per questo primo appuntamento ho realizzato delle tagliatelle a mano, colorandole con una purea di piselli. La presenza dell'uovo tende a scaricare un pochino il colore verde dei piselli, per cui la pasta tende più a un giallo/verde chiaro che ha un verde inteso. In futuro farò sicuramente altre prove, per vedere la differenza tra una tipologia di impasto e un'altra. Sicuramente il sapore dei piselli si sente e pure forte, tanto che questa tagliatella potrebbe anche essere servita con una semplice ripassata in padella con burro e salvia, oppure una grattata di formaggio pecorino. 
Io ho scelto di arricchirla. su richiesta dei miei figli, con un battuto di uova, formaggio e pancetta a cubetti. Inutile dirvi che hanno fatto il bis.  



 
Tagliatelle con crema di piselli nell'impasto  

Dosi per 4 persone
- 100 g di farina 0
- 100 g di farina di semola
- 1 uovo 
- 220 g di piselli in scatola
Per il condimento
- 4 uova
- 100 g di pancetta a cubetti
- olio extravergine di oliva
- Sale 
Procedimento
Per le tagliatelle
- Scolate i pisellini in scatola poi frullateli con un mixer a immersione.
- Sulla spianatoia fate la fontana con la farina, rompetevi al centro le uova e spremete al centro la purea di piselli usando uno schiacciapatate (in questo modo verranno trattenuti eventuali residui di pellicina)
- Lavorate gli ingredienti fino a ottenere un panetto liscio e morbido.
- Coprite con una ciotola e lasciate riposare l'impasto per almeno 30 minuti.
- Trascorso il tempo di riposo, prelevate piccoli pezzi dall'impasto e passateli attraverso i rulli della nonna papera, partendo dalla tacca 0 per arrivare a quella 4 (se preferite tagliatelle più doppie fermatevi alla tacca numero 3)
- Intagliate le tagliatelle attraverso l'apposito ingranaggio. 
- Disponete la pasta su un vassoio leggermente  infarinato con semola rimacinata. 
Prepariamo la pasta
- Cuociamo le tagliatelle in acqua bollente salata per circa 7-8 minuti.
- Intanto che la pasta cuoce, saltiamo i dadini di pancetta con l'olio extravergine di oliva in una larga saltapasta.
- A parte battiamo le uova con un pizzico di sale.
- Quando la pasta è pronta scoliamola e trasferiamola nella salta pasta.
- Versare sulla pasta le uova battute e mescoliamo il tutto per fare amalgamare i sapori. 
- Se preferiti potrete aggiungere anche del formaggio grattugiato che io ho omesso per non coprire troppo il sapore delle tagliatelle. 



E qui potrete leggere le altre proposte di oggi 😋🍝

Daniela Tagliatelle al cacao con gorgonzola e noci 

Elena: Cappellacci agli asparagi

Milena: Crusetti (Croxetti) liguri con pesto di pinoli  maggiorana



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...